L'idea è sempre la stessa, vorrei riuscire a costruire un piccolo film (un cortometraggio) la cui qualità sia disarmante. Immaginare di essere tecnicamente e artisticamente capace di realizzare qualcosa del genere mi carica di energia positiva e mi spinge a non smettere di testare tecniche, provare lenti e attrezzature. Questa volta dopo aver speso oltre 2 settimane a comprendere quale strategia si rivelasse migliore per riprendere al meglio una persona che guida in piena notte, ho provato il famoso "PROCESSO

DEL POVERO". Nel mondo del "CINEMA VERO" pare si carichi un auto su di una specie di veicolo bisarca, mentre l'attore finge di guidare la troupe, fuori dal frame, si occupa di tutti i tecnicismi cinematici del caso. Nel mio esperimento Schilly si è occupato di fare "il lampione" (tipo palo nelle rapine), muovendo ripetutamente con velocità moderata una luce a LED dal cofano al tettuccio, Stefy in qualità di attrice di prim'ordine, ha finto di guidare (assolutamente credibile) mentre il sottoscritto si è dedicato

allo shakeramento spasmodico della vettura che stava parcheggiata in una sorta di slargo a "bordo campi". Il setup luci è stato rapido, una gelatina CTB ci ha permesso di simulare una sorta di back-light che avrebbe dovuto ricordare la luce lunare, dietro il volante la mia piccola ma potente Aputure MC è stata eletta key-light dell'esperimento illuminando a 5400 gradi kelvin il viso dell'attrice. Il giorno successivo Schilly ed io abbiamo aggiunto qualche ripresa esterna all'auto in movimento da utilizzare come

b-roll e investito la bellezza di 3 ore a montare, colorare e trasformare il nostro esperimento in una piccola ed improbabile stupida storia.